Borsa. Sul finale tornano i timori su Usa-Cina, Milano chiude ancora negativa (-0,68%)

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 6 agosto – Wall Street depone presto le armi nel suo tentativo di riscatto dalla peggiore seduta del 2019 (-2,9% il Dow Jones e -3,5% il Nasdaq ieri) e le Borse europee, dopo una mattinata positiva, si accodano e chiudono in rosso la terza seduta consecutiva impensierite dalla guerra commerciale in atto tra Usa e Cina e dai suoi riflessi valutari. In una seduta di minore volatilità generale sulle piazze finanziarie (l’indice Vix di Wall Street è tornato a 22 punti dopo aver toccato 24 ieri), tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso in rosso. Piazza Affari ha chiuso le contrattazioni con il Ftse Mib in calo dello 0,68% con le vendite che sono tornate a colpire Cnh Industrial (-2,4%), sempre sensibile soprattutto al braccio di ferro tra Pechino e Washington sui prodotti agricoli americani, ma anche Pirelli (-2,7%) e Tenaris (-2,3%). Si sono distinti Finecobank (+2,2%), dopo la trimestrale, e Buzzi Unicem(+2,2%) con gli analisti che ritengono anche troppo conservative le indicazioni per l’intero 2019 della società. Ancora in evidenza Fiat Chrysler (+0,8%) e Renault (+2,2%) sulla possibile riapertura del negoziato per arrivare a una aggregazione. A Parigi +4% Vivendi che tratta con Tencent per cedere una quota di Universal Music Group. Petrolio in calo sotto 54,5 dollari al barile nel Wti settembre e sotto 60 dollari nel Brent ottobre. Euro/dollaro sulla soglia degli 1,12 (1,1199). Dollaro/yuan ancora sopra quota 7 (a 7,022). In frenata le valute rifugio (yen e franco) grandi protagoniste ieri.

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