Borsa. Europa a due velocità. Aspettando Bce, Milano (0,57%) sprint con auto e ST

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 24 luglio – E’ un’Europa a due velocità quella che si avvicina al momento decisivo, domani, con la riunione della Bce, durante la quale sono attesi nuovi stimoli per l’economia del Vecchio Continente. Le piazze finanziarie migliori tra quelle alle prese con le trimestrali sono Madrid e Milano, entrambe spinte dagli acquisti su petroliferi e motori. I mercati, infatti, hanno respirato anche grazie alle ipotesi sui progressi nella trattativa dazi tra Cina e Usa, che ha dato lo slancio al settore automotive (uno dei più penalizzati dalla guerra commerciale). Piazza Affari ha terminato la giornata con un guadagno dello 0,57%, lo spread in area 188 punti e il rendimento dei BTp sceso all’1,5% (sui minimi dall’autunno 2016). A Milano la capofila per tutta la seduta è stata St, che ha chiuso con un guadagno del 3,5% in scia con le indicazioni positive arrivate dalla trimestrale di Texas Instruments. Seduta di acquisti per Tenaris (+3%) e Saipem (+2,3%) che sfruttano i rialzi del petrolio. Dopo l’exploit di ieri fa il bis Pirelli (+2,15%) assieme alla galassia Agnelli, da Exor (+2,3%) a Fca (+1,9%). Deboli i bancari, in attesa di una risoluzione del caso Carige: la peggiore è Bper (-2,5%) seguita da Ubi e UniCredit (-0,3%) su cui continuano le polemiche dei sindacati sul rischio esuberi dopo la lettera di Mustier. Altro caso del giorno è Bio-On, che è crollata in Borsa – sospesa con un calo teorico del 50% – a seguito di un duro rapporto del fondo Quintessential che punta il dito contro la tenuta del business e la veridicità dei conti. Sul mercato dei cambi, resta debole la moneta unica alla vigilia della Bce con il cambio euro/dollaro a 1,1139 (1,115 ieri) mentre nel giorno della nomina di Boris Johnson premier il cambio euro/sterlina è a 0,892 (0,8962) mentre la divisa britannica è a 1,2488 dollari (1,2443). In rialzo il petrolio dopo il calo superiore alle stime delle scorte settimanali in Usa: il Wti su settembre è scambiato a 57,3 dollari al barile (+0,7%) e il Brent del Nord a 64,2 dollari (+0,8%).

 

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