Celebrato a Milano il centenario dell’Abi. Patuelli: “L’Italia torni ad essere protagonista di una nuova Europa più democratica e solidale”. Tria: ‘Sfumati i dubbi sull’Italia, un anno fa un altro scenario’

Nella foto, da sinistra il ministro del Tesoro, Giovanni Tria, in piedi il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, e il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco

Nella foto, da sinistra il ministro del Tesoro, Giovanni Tria, in piedi il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, e il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco

“Le ‘fughe all’indietro’ come Brexit non portano maggior benessere, ma confusione e incertezze: nessuno può vincere da solo in un mondo globalizzato”, ha detto il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, all’assemblea annuale indicando che “l’Italia deve essere co-protagonista di una nuova Europa più democratica e solidale, che cresca unita e rispettosa delle differenze che sono ricchezze del pluralismo di culture, economie e società”. “Il debito pubblico italiano, sempre crescente dalla fine degli anni Sessanta, è la principale palla al piede dello sviluppo e dell’occupazione” e “il suo continuo incremento è la principale causa dello spread” che “impoverisce gli italiani”, ha aggiunto. ”Non ci rassegniamo ad una economia italiana che cresce troppo poco, quando cresce, mentre aumenta sempre il debito pubblico” né a “uno spread elevato che appesantisce i fattori produttivi”. “E’ necessario un più solido clima di fiducia non più minato da regole inapplicabili come il bail in, come ha affermato anche la Banca d’Italia”, afferma ancora Patuelli. “L’articolo 47 della Costituzione – sottolinea – tutela il risparmio: devono essere inattaccabili tutti i depositi che non debbono essere impropriamente scambiati per investimenti”.

Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco registra la discesa dello spread al di sotto dei 200 punti base ”con la decisione della Commissione europea di non raccomandare l’avvio di una procedura per disavanzo eccessivo”, ma “per consolidare questi risultati e ridurre ulteriormente il costo del debito pubblico – sottolinea all’assemblea dell’Abi – l’orientamento prudente della politica di bilancio andrà confermato in un quadro di più lungo periodo”.  “La situazione degli intermediari” diversi dalle Bce “resta caratterizzato da specifici fattori di debolezza” e il loro sistema “deve ricercare al suo interno le soluzioni per una messa in sicurezza e un rilancio” anche sfruttando “i vantaggi che una maggiore dimensione può apportare”, ha affermato Visco, aggiugendo: “Siamo consapevoli della complessità del consolidamento, ma vanno rapidamente avviati i lavori propedeutici per muovere in qualla direzione”.

La normativa Ue sulla gestione delle crisi bancarie del 2014 “è condivisibile ma la realizzazione è stata ostacolata da fattori che dovrebbero essere oggetto di una adeguata riflessione”, afferma Visco all’assemblea Abi chiedendo di rimuovere “gli ostacoli di carattere normativo che disincentivano la partecipazione degli investitori a iniziative di risanamento di una banca” prevedendo tutele per le risorse fornite e rafforzando gli strumenti della vigilanza come l’amministrazione straordinaria.

“Un anno fa ero qui (all’assemblea Abi, ndr) a descrivere uno scenario significativamente diverso dall’attuale, e sono sfumati, di fronte alla realtà dei fatti e delle azioni, i dubbi immotivatamente diffusi sulle coerenze politiche del nuovo governo con il quadro delle regole europee”: Lo afferma il ministro dell’Economia Giovanni Tria, aprendo il suo intervento all’assemblea, ricordando “la ferma volontà del governo di mantenere il ruolo che gli compete” in Europa. “Tenendo conto del difficile contesto internazionale e i segnali di una forte inversione ciclica – ha sottolineato il ministro dell’Economia – riteniamo che l’andamento dell’economia italiana da inizio anno sia stato nel complesso soddisfacente”

Il recente accordo con la Commissione Ue, ha aggiunto, “ha consentito di evitare la procedura di disavanzo eccessivo. Senza tagliare alcuna spesa programmata con l’assestamento di bilancio del 2019 abbiamo rafforzato la credibilità nazionale e la fiducia nel Paese”, ha affermato Tria, rilevando anche lui come lo spread abbia “registrato un significativo ridimensionamento”. “Le riforme del settore bancario degli ultimi anni – ha sottolineato il responsabile di via XX Settembre – hanno contribuito al superamento della crisi finanziaria restituendo all’Italia un settore bancario più solido ed efficacie”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria all’assemblea dell’Abi. “Occorre mantenere la rotta della strategia applicata finora che se perseguita con convinzione supporterà la crescita della aziende e sosterrà il benessere delle famiglie”, ha aggiunto. “Lo spread è al minimo da maggio 2018 e confidiamo che scenda ancora di più”. Il premier Giuseppe Conte lo ha detto sottolineando che “il fatto di aver evitato la procedura di infrazione sta aiutando”. “Abbiamo la fiducia dei mercati – ha aggiunto a margine dell’assemblea dell’Abi – e confidiamo di acquisirla sempre più e di continuare in questa direzione. Ovviamente teniamo i conti in ordine ma il problema è che non vogliamo farlo con misure repressive ma misure che consentano la crescita e l’occupazione”.  L’anniversario dell’Abi è stato celebrato anche con l’emissione di un francobollo che riproduce l’Arco degli Argentari, il monumento romano del 204 d.C. nei pressi del Foro Boario, luogo simbolo dei commerci dove i cambiavalute romani svolgevano la loro attività. “La debolezza del commercio internazionale e i suoi riflessi sull’attività manifatturiera hanno avuto – ha rilevato ancora Tria – un forte effetto non solo sull’esportazione ma anche sugli investimenti delle imprese” che risentono anche “delle incertezze create da guerre commerciali e misure di restrizione alle importazioni le cui conseguenze sono dirompenti” anche perché “creano allarme che si creino restrizioni alle catene globali del valore che hanno rappresentato il traino della crescita”.

 

 

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