Degroof Petercam AM. L’asset allocation mensile: obbligazioni governative, debito emergente in valuta locale e azionario statunitense sugli scudi

ASSET ALLOCATIONClassi di attivi su cui puntare: Obbligazioni governative:a maggio e giugno i mercati obbligazionari hanno performato positivamente. I rendimenti dei titoli di Stato Statunitensi a 10 anni sono ritornati al 2% mentre quelli tedeschi sono arrivati ad un nuovo punto di minimo, corrispondente al -0,3%. Ciò è attribuibile alle posizioni sempre più accomodanti delle banche centrali. Crediamo infatti che la Fed comincerà un mini-ciclo di quattro tagli ai tassi della durata di un anno, a partire da settembre. Anche Draghi è stato molto esplicito riguardo la direzione della politica monetaria – indicando la possibilità sia di ulteriori tagli ai tassi, sia di un nuovo programma di acquisto di obbligazioni. I titoli di stato periferici hanno performato bene, mentre i rendimenti italiani hanno avuto un andamento in linea con quelli dell’Eurozona centrale. Grazie alla riduzione delle stime sull’inflazione, le valutazioni per le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono diventate più attraenti.

Debito in valuta locale dei mercati emergenti:c’è stato un aumento della volatilità nelle obbligazioni emergenti a causa delle tensioni commerciali, dell’intensificarsi delle preoccupazioni sulla crescita e del deterioramento del sentiment sulla classe di attivi. Un atteggiamento più accomodante delle banche centrali dei mercati sviluppati sostiene le classi di attivi rischiose, permettendo alle banche centrali dei Paesi emergenti di “far respirare” la propria economia adottando a loro volta una politica monetaria più accomodante. Gli spread delle obbligazioni emergenti in valuta locale inoltre sono relativamente stabili e rimangono quindi attraenti. I livelli delle valute dei Paesi emergenti sono vicini ai minimi del 2018 – il dollaro americano si è indebolito e questa potrebbe essere l’opportunità che stavamo aspettando.

Azionario statunitense: nonostante il sottopeso sull’azionario come classe di attivi, quello statunitense rappresenta l’eccezione alla regola. Le politiche di riacquisto di azioni o “share buybacks” continuano a supportare la crescita degli utili per azione e il numero di aziende capaci di innovazioni dirompenti è molto alto negli Stati Uniti. In più, esso offre aziende di più elevata qualità e spesso un mercato più resiliente.

Classi di attivi da sottopesare

Obbligazioni societarie europee ad alto merito creditizio:nel mese di maggio questa classe di attivi ha subito negativamente il contesto di avversione al rischio causato dalle tensioni commerciali. Anche i livelli di rendimento in termini assoluti sono calati per l’universo societario, mentre i livelli di spread con le obbligazioni governative sono ancora più alti dell’anno scorso.

Obbligazioni europee ad alto rendimento:gli spread per l’obbligazionario societario ad alto rendimento si sono ampliati nel corso di maggio. Ciò però è in larga parte dovuto a nomi di qualità inferiore che sono in via di deterioramento, mentre i nomi migliori difficilmente vengonoriprezzati. Nel corso del mese è aumentato leggermente il numero di emittenti in difficoltà nel mercato europeo dell’alto rendimento. La maggior parte di questi sono idiosincratici, con una certa concentrazione nel commercio al dettaglio e nell’edilizia.

Azionario: prevediamo che nei prossimi mesi la volatilità rimarrà un fattore significativo per i mercati azionari: nel complesso, manteniamo la nostra posizione di sottopeso per questa asset class, pur non avendo una posizione eccessivamente negativa.

Azionario europeo. Le valutazioni rimangono interessanti, ma le questioni politiche (Brexit, Italia) continuano a pesare sul sentiment di mercato. Il mercato europeo è di qualità inferiore e, nella sua composizione, è più dipendente dal settore finanziario tradizionale e da quelle società industriali che subiscono innovazioni dirompenti.

Azionario giapponese: il Giappone rimane il mercato più ciclicamente esposto. L’aumento dell’imposta sulle vendite in ottobre potrebbe essere portatrice di un vento contrario. Per il 2019 si prevede una debole crescita degli utili, ma un maggior numero di riacquisti di azioni potrebbe temperare il flusso negativo di notizie. Le valutazioni rimangono interessanti e la politica monetaria estremamente accomodante. Lo yen resta una valuta rifugio.

Classi di attivi su cui restare neutrali

Azionario emergente: riteniamo che la Cina abbia la capacità di gestire la crescita più lenta con ulteriori misure monetarie e fiscali, anche in caso di un’escalation del conflitto commerciale con gli Stati Uniti. Inoltre, i mercati emergenti non riguardano solo la Cina. Le valutazioni sono inferiori alla media di lungo termine e il premio al rischio è il più alto tra le regioni del nostro universo d’investimento. Un dollaro stabile o leggermente più debole sarebbe di supporto per la regione emergente.

 

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