L’Europa potrebbe trarre beneficio da una stabilizzazione delle prospettive economiche, dall’orientamento accomodante della Banca Centrale Europea e dal dissolversi di rischi politici. Questo è il primo tema. Il convergere della crescita degli utili rispetto al resto del mondo e valutazioni adeguate rendono l’Europa più interessante sul fronte degli investimenti di quanto suggerirebbe l’attuale posizionamento degli investitori è il secondo tema e infine una visione di medio-lungo periodo le azioni europee rimangono interessanti anche per gli investitori in euro alla ricerca di rendimento e per quelli con un focus sui temi ESG.
Una stabilizzazione delle prospettive economiche e una riduzione dei rischi politici dopo le elezioni potrebbero far ben sperare per le azioni europee. Nonostante un possibile trend al rialzo nel medio termine per l’euro, non vediamo un suo apprezzamento nel breve periodo in quanto persistono incertezza e atteggiamento estremamente accomodante della Bce. Con le revisioni degli utili che stanno toccando i minimi e la crescita attesa degli utili in linea con il resto dei mercati sviluppati non c’è ragione di essere corti sulle azioni europee rispetto al mercato globale. Le valutazioni sono in linea con la media storica, ma attraenti se paragonate agli Stati Uniti. Il confronto fra il rendimento elevato da dividendi rispetto al rendimento obbligazionario costituisce un ulteriore elemento a supporto di un crescente interesse per l’investimento azionario di lungo periodo in Europa. In Europa hanno sede società di elevata qualità con solidi modelli di business e focalizzate a perfezionare il proprio profilo ESG.
