Ad aprile i mercati azionari europei hanno proseguito in rialzo per il quarto mese consecutivo, avvicinandosi ai massimi dell’estate scorsa. I mercati si sono calmati nella convinzione di un imminente accordo tra Cina e Stati Uniti dopo le tensioni commerciali e dopo il posticipo della Brexit. I primi risultati trimestrali delle aziende e soprattutto la pubblicazione dei dati di crescita per il primo trimestre, superiori alle attese sia negli Stati Uniti sia in Europa o in Cina, hanno allentato i timori degli investitori su un imminente rallentamento del ciclo economico.
Ad aprile il Ftse Italia All Share NT ha guadagnato il 3,13% spinto soprattutto dai settori ciclici (finanziari, industriali, e del consumo ciclico) primi a beneficiare di una crescita migliore delle attese, e dai titoli tecnologici, sostenuti da buone pubblicazioni trimestrali.
Al contrario, i settori dei servizi alla collettività, delle telecomunicazioni e della salute sono stati penalizzati dalla rotazione settoriale dopo aver messo a segno una buona performance nei mesi precedenti.
Pagamento digitale, tematica del futuro
Riteniamo che il pagamento digitale sia una tematica interessante per il futuro, per questa ragione ad aprile abbiamo aperto una posizione su Nexi (il 2,5%). Anche se il debutto in Borsa del leader italiano del pagamento digitale non è stato un successo, guardando al medio termine pensiamo che ci siano gli elementi per fare bene. Per due motivi. Innanzitutto, l’Italia è un mercato in crescita nel settore del pagamento digitale. Quindi riteniamo che una società come Nexi abbia un potenziale di crescita interessante. In secondo luogo, Nexi potrebbe diventare una preda per un player internazionale. Questi fattori rendono il titolo interessante. Inoltre, avere questa società in portafoglio è anche un modo per diversificare in quanto non ha correlazione con le altre.
Il mese scorso abbiamo inoltre continuato a ridurre l’esposizione al comparto finanziario vendendo il titolo Banco BPM. Una scelta dovuta al contesto di economia debole e a uno scenario di tassi bassi. Abbiamo deciso di concentrarci sulle banche più solide.
Gilles Guibout, gestore del fondo PIR AXA WF Framlington Italy, AXA Investment Managers