Borsa. L’escalation Usa-Cina sui dazi piega i listini, Milano a -1,35%

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

Milano, 13 maggio – L’escalation a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina e il timore che l’inasprimento delle posizioni renda più difficile il raggiungimento di un accordo sul commercio internazionale ha messo ko i listini azionari mondiali. Pesanti le Borse europee, penalizzate nel pomeriggio anche dal netto ribasso di Wall Street (Dow Jones -2,3%): a Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,35%. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, bene i titoli petroliferi sostenuti dal recupero dei corsi del greggio: Saipem è salita dell’1,45% ed Eni dell’1,09%. Bene anche un titolo difensivo come A2a (+1,28%) nel giorno dell’assemblea degli azionisti. Pesanti invece big industriali come Leonardo (-4,7%) e le banche, penalizzate anche dall’allargamento dello spread BTp-Bund. Sul mercato dei cambi, poco mosso il cross euro/dollaro a 1,1234 (1,1233 venerdì in chiusura). Si rafforza lo yen: un euro vale 122,68 yen (123,52), mentre il rapporto dollaro/yen è a 109,22 (109,92). In rialzo, anche se lontano dai massimi di giornata, il prezzo del petrolio: il future giugno sul Wti sale dello 0,44% a 61,93 dollari al barile, mentre la consegna luglio sul Brent guadagna lo 0,69% a 71,11 dollari.

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