NN IP. Debito dei mercati di frontiera, ecco su quali puntare nel 2019

La mappa dei Paesi di frontiera

La mappa dei Paesi di frontiera

Quest’anno vediamo opportunità significative per il debito dei mercati di frontiera. Con la crescita di iniziative di sviluppo come la China’s Belt and Road Initiative, i mercati di frontiera hanno avuto accesso a nuovi finanziamenti per le infrastrutture, che li posizionano per una forte crescita futura. Inoltre, più del 40% dei mercati di frontiera sta attuando riforme fiscali e strutturali con l’aiuto del FMI, fattore che riduce il già basso rischio di insolvenza dei titoli sovrani. Gli sviluppi positivi associati a queste riforme si riveleranno probabilmente duraturi. Con i numerosi fattori che sostengono questo universo d’investimento diversificato, riteniamo sia un momento propizio per aumentare le allocazioni al debito dei mercati di frontiera.

In ottobre l’FMI ha previsto un aumento del disavanzo fiscale dello Zambia nei prossimi cinque anni. Tuttavia, le autorità del Paese stanno lavorando agli sforzi di risanamento di bilancio, con l’obiettivo di stabilizzare le finanze pubbliche e ristabilire così la fiducia degli investitori. Siamo in sovrappeso verso questo Paese perché riteniamo che le finanze pubbliche si stabilizzeranno e lo Zambia raggiungerà un accordo su un programma del FMI nel 2019, riducendo così il rischio di default.

Le prospettive per il 2019 per la Costa d’Avorio sono positive, soprattutto grazie all’interessante valutazione delle sue obbligazioni denominate in euro. Siamo anche una posizione overweight verso Pakistan e Argentina. Il primo gode di un sostegno significativo da parte dei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) e potrebbe ancora introdurre un programma del FMI. Con valutazioni interessanti e un forte sostegno da parte del FMI, riteniamo che l’Argentina potrebbe riprendersi nel 2019, a condizione che l’esito delle elezioni presidenziali sia positivo.

Per quanto riguarda il progetto cinese One Belt, One Road, i miglioramenti infrastrutturali potrebbero avere impatti positivi significativi, compresa una maggiore crescita. Riteniamo che i partner per lo sviluppo rimarranno importanti fonti di sostegno al bilancio e di finanziamento per i progetti di investimento pubblico. Tuttavia, i paesi con elevati livelli di debito pubblico ed una maggiore esposizione al debito estero, compresi quelli indebitati nei confronti della Cina, sono probabilmente più vulnerabili all’irrigidimento delle condizioni finanziarie globali. Inoltre, c’è sempre il rischio che i progetti possano non avere successo. Se questi non si traducono in un miglioramento della competitività o della produttività, il debito dovrà comunque essere rimborsato.

La nostra strategia NN (L) Frontier Markets Debt Hard Currency, che questo mese compie cinque anni, consente agli investitori di beneficiare dei rendimenti interessanti offerti da una vasta gamma di piccoli paesi in via di sviluppo in Asia, America Latina, Europa orientale, Medio Oriente ed Africa che sono sulla via del miglioramento delle loro strutture economiche fondamentali. Siamo ottimisti per i rendimenti nel 2019, pur essendo molto attenti ai rischi associati agli investimenti nei mercati di frontiera.

Marco Ruijer, Lead Portfolio Manager Emerging Market Debt Hard Currency di NN Investment Partners

 

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