Ocse: Pil 2019 -0,2%, deficit al 2,5%. Consigli all’Italia: ‘Abrogare quota 100, reddito rischia di favorire il lavoro nero’

Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria

Negli ultimi anni l’Italia ha registrato una “ripresa modesta” che ora “si sta indebolendo” tanto che nel 2019 “il Pil dovrebbe registrare una contrazione dello 0,2% e un aumento dello 0,5% nel 2020. La politica di bilancio espansiva e una debole crescita faranno lievitare il disavanzo delle finanze pubbliche, che passerà dal 2,1% del Pil nel 2018 al 2,5% nel 2019″ mentre il debito salirà al 134%. Sono le stime aggiornate dell’Ocse, contenute nel Rapporto sull’Italia.  “L’abbassamento dell’età pensionabile a 62 anni con almeno 38 anni di contributi rallenterà la crescita nel medio termine, riducendo l’occupazione tra le persone anziane e, se non applicata in modo equo” aumenterà “la diseguaglianza intergenerazionale e farà aumentare il debito pubblico”. Lo scrive l’Ocse nel Rapporto sull’Italia invitando ad “abrogare le modifiche alle regole sul pensionamento anticipato introdotte nel 2019 e mantenere il nesso tra l’età pensionabile e la speranza di vita”.

“La salute del settore bancario è strettamente connessa alla finanza pubblica e ai suoi effetti sui rendimenti dei titoli di stato. Rendimenti dei titoli di stato più bassi contribuirebbero a preservare la stabilità del settore bancario”. Lo scrive l’Ocse nel Rapporto economico sull’Italia.

“Una maggiore adesione spontanea all’obbligo tributario e il contrasto vigoroso dell’evasione fiscale sono essenziali per aumentare il gettito fiscale, consentendo di ridurre le aliquote fiscali e rendendo il sistema tributario più equo”. Lo scrive l’Ocse nel Rapporto sull’Italia che, tra le raccomandazioni, contiene quella di “evitare i condoni fiscali ripetuti” e anche quella di “abbassare la soglia massima per i pagamenti in contanti”.

“Il livello del trasferimento, previsto dal programma attuale del Reddito di Cittadinanza, rischia di incoraggiare l’occupazione informale e di creare trappole della povertà”. Lo scrive l’Ocse nel Rapporto economico sull’Italia.

“Oggi l’economia italiana è ufficialmente in stallo”: lo ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, sottolineando che “il rallentamento dell’economia sottolinea ancora una volta l’urgenza di sviluppare politiche per rivitalizzare la crescita”.

L’Italia “continua ad affrontare significativi problemi in campo economico e sociale” e “per risolverli è necessario adottare una serie di riforme pluriennali per favorire una crescita più solida e inclusiva e ripristinare la fiducia nella capacità di riforma”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, alla presentazione del Rapporto economico sull’Italia dell’organizzazione parigina.

“Una marcia indietro sul regime di pensionamento anticipato introdotto con ‘Quota 100″ consentirebbe di liberare risorse per 40 miliardi di euro” da qui al 2025.

In Italia “il tenore materiale di vita, inteso come Pil procapite, è all’incirca allo stesso livello del 2000″. Lo ha sottolineato il segretario generale dell’Ocse Angel Gurria, notando però anche che “la riduzione del rapporto fra debito e Pil è una priorità”.

Quota 100 “serve ad affrontare un problema di transizione” collegato alla riforma delle pensioni “di alcuni anni fa fatta per dare stabilità e sostenibilità al sistema pensionistico”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, dopo i rilievi dell’Ocse sull’impatto negativo dell’innalzamento dell’età pensionistica sui conti pubblici. Il problema di transizione – ha spiegato Tria – è che “si è determinata, specie nel breve termine, un’interruzione di quel turnover naturale della forza lavoro”.
Il reddito di cittadinanza “è concepito con il duplice intento di consentire” a chi è “a rischio emarginazione di entrare nel mercato lavoro e, come conseguenza, di aumentare la propensione al consumo e irrobustire la domanda interna”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria alla presentazione del Rapporto Ocse. “Il meccanismo di condizionalità” legato al “coinvolgimento attivo in percorsi lavorativi consente di evitare eventuali abusi”, il sussidio “rappresenta una attivazione di forza lavoro potenziale e non solo uno strumento assistenziale”.
“Rispetto l’opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto”. Così il vicepremier, Luigi Di Maio, ribatte su Facebook alle osservazioni dell’Ocse su quota 100 e reddito di cittadinanza. “No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!”, afferma annunciando che i prossimi passi del governo saranno “un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie”.

 

 

 

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