Borsa. Europa chiude in rosso, Pesano timori sulla crescita, Milano -0,72%

borsa-italiana-elezioniMilano, 14 dicembre – Seduta negativa per le Borse europee, che pure nel finale hanno ridotto i cali rispetto alle ore precedenti (Parigi -1%, Francoforte -0,55%, Madrid -0,58% e Londra -0,4% circa). A pesare sono stati il dietrofront degli indici Pmi manifatturiero e servizi in Europa, in particolare in Francia, e la delusione per i dati cinesi sulle vendite al dettaglio, che ha innescato timori su un rallentamento della crescita di Pechino. Questo a messo il freno ai titoli più esposti alla Cina, a partire da industriali, tecnologici e auto. Anche Milano ha finito in ribasso (-0,72%), con lo spread risalito leggermente a 270 punti, dai 268 di ieri e le banche deboli (tra le peggiori Banca Mediolanum -2,2% e Ubi -2,09%, penalizzata anche dal fatto che Ubs ha tagliato il rating da “buy” a “neutral”). In coda al Ftse Mib Tenaris (-2,25%) e il comparto auto, con Fca in discesa dello 0,77%, complice anche il calo dell’8% delle vendite in Europa. Positive le utility, con Terna (+0,98%) ai massimi da dicembre 2017, Poste Italiane (+0,93%) e Ferragamo (+0,62%), che ritrova quota 18 euro per azione dopo la nomina del nuovo Cfo. Il petrolio è in calo (-2% il Wti a febbraio e -1,5% il Brent). Sul valutario, l’euro scende sotto quota 1,13 dollari, ai minimi da novembre, e vale a 1,129 dollari (1,1355 in avvio e 1,1371 ieri) mentre l’euro/yen è a 128,187 e il dollaro/yen a 113,56.

 

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