Borsa. Il dietrofront di Wall Street spegne l’entusiasmo per l’intesa all’Opec sul petrolio e Milano riduce i guadagni (+0,5%)

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

Milano, 7 dicembre – L’accordo di Vienna tra i grandi produttori di petrolio e l’atteggiamento più accomodante della Federal Reserve sui tassi Usa innescano un recupero per le Borse europee insieme anche ai messaggi di Trump sull’avanzamento del dialogo Usa-Cina dopo il caso Huawei. Le Borse europee hanno così chiuso la settimana con rialzi tuttavia contenuti dal netto peggioramento degli indici di Wall Street e in particolare dei titoli tecnologici. Così Piazza Affari, che è arrivata a guadagnare anche l’1,5%, ha terminato le contrattazioni a +0,53% nel Ftse Mib. Nuovo calo per St (-1%) e per altri titoli industriali come Pirelli, Prysmian e Fiat Chrysler. Deboli i bancari con Bper fanalino di coda (-1,4%) nel giorno delle indiscrezioni su una possibile accelerazione del dossier Unipol Banca. Il possibile passaggio delle attività bancarie a Modena ha invece permesso a Unipol (+4%) di essere tra i migliori di giornata. Brillanti i petroliferi (+5,6% Saipem, +2% Eni) con il greggio in rimbalzo del 4% a 53,6 dollari al barile nel Wti gennaio e a 63 dollari al barile nel Brent febbraio. Sale l’euro/dollaro tornato in area 1,14 (a 1,1396 da 1,133).

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