Borsa. E’ l’ora dei dubbi sulla pace tra Stati Uniti e Cina. Milano chiude a – 1,37%

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

Milano, 4 dicembre – Dopo il rally di ieri, le Borse europee hanno tirato il freno a mano (Parigi -0,82%, Francoforte -1,14%, Madrid -1,2% e Londra –0,4%): l’entusiasmo per la tregua nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha lasciato il posto alla cautela, specie perché da Pechino non sono arrivati commenti su quello che Washington ha definito “un accordo incredibile”. Clima di attesa anche per le evoluzioni sulle trattative Ue-Italia sulla manovra, con il Governo che prende tempo per evitare la procedura di infrazione. Questo, e lo spread in rialzo a 289 punti dai 284 della vigilia, hanno rallentato Piazza Affari (-1,37%, peggiorata nel finale dopo avere trascorso la seduta in area -0,6%). Sul Ftse Mib ha debuttato Diasorin (+0,53%), che ha preso il posto di Luxottica. Sono andate bene le utility, Campari (+0,88%), dopo il buyback per un controvalore di oltre 1,8 milioni di euro, e Banco Bpm (+0,4%), dopo i commenti positivi degli analisti sul piano di derisking. In coda Moncler (-3,7%), con Mediobanca cauta su business e strategia, ma anche i titoli che ieri avevano corso di più e che oggi sono colpiti dai realizzi. Il petrolio rallenta il passo e procede a corrente alternata, in attesa della riunione Opec del 6 dicembre (-0,2% il Wti a febbraio e +0,4% il Brent). Sul valutario, l’euro-dollaro che era brevemente tornato sopra 1,14 dollari, vale 1,135 dollari (1,1391 in avvio e 1,1357 ieri) mentre l’euro/yen è a 128,269 e il dollaro/yen a 112,937.

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