Banche. Poloni (Abi). All’inizio del 2019 il via alle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei bancari

ABIRoma, 19 novembre – La trattativa per il rinnovo del contratto dei 298mila bancari italiani si aprirà con tutta probabilità all’inizio del 2019. Il contratto scade a fine dicembre ma alcune scadenze, tra le quali il congresso della Fisac che eleggerà tra pochi giorni il nuovo segretario generale, hanno rallentato l’iter di avvio del tavolo con la presentazione della piattaforma sindacale alle banche rappresentate da Abi. Il clima, prima che si inizi a trattare, appare sereno. ‘Siamo convinti che la centralità del contratto nazionale rappresenti un valore’ afferma Salvatore Poloni, da pochi mesi a capo del Casl, la delegazione sindacale dell’associazione bancaria dovrà rinnovare il contratto delle spa siglato nel marzo del 2015 (le banche cooperative fanno da sole). Il contratto nazionale è centrale e ‘per questo deve essere attuale’ aggiunge Poloni, condirettore generale di Banco-Bpm, nel corso di un seminario con la stampa, indicando i temi ineludibili per un settore che sta vivendo una profonda trasformazione. ‘Inquadramenti, digitalizzazione, regole di riferimento per anticipare il cambiamento’ e poi certamente ci sarà anche il tema economico. Poloni è confidente che almeno sui temi da mettere sul tavolo non ci saranno contrasti. Lo scambio di lettere con i sindacati, che ha prodotto lo slittamento della disdetta del contratto (prevista a giugno) alla scadenza del contratto stesso (dicembre), ‘ha registrato una buona coincidenza di argomenti’. L’occupazione in banca lo scorso anno è calata del 3,5% ed è frutto di 17.600 uscite e di 6.500 assunzioni. Nella quasi totalità dei casi la gestione delle uscite avviene su base volontaria. Secondo dati dell’Abi, con il Fondo di solidarietà della categoria dal 2001 ad oggi sono usciti 70mila lavoratori. Il Fondo per l’occupazione, invece, ha sostenuto il ricambio generazionale: tra il 2012 e il 2018 ha sostenuto l’inserimento di oltre 20mila giovani.

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