Borsa. Milano (+1%) ancora la migliore in Europa con le banche, lo spread in calo a 287 punti

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

Milano, 2 novembre – Chiusura in rialzo per le Borse europee, che tuttavia hanno bruscamente frenato sul finale, risentendo dell’andamento debole di Wall Street. Sul mercato Usa ha pesato il crollo di Apple, i dubbi su un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, il deficit commerciale salito ancora e i timori di pressioni inflattive con l’impennata delle retribuzioni medie orarie. Milano, comunque, è salita e ha registrato la performance migliore del Vecchio Continente, pur dimezzando i guadagni rispetto a metà giornata. Il Ftse Mib ha chiuso in progresso dell’1%, mentre lo spread è sceso a 287 punti. A Piazza Affari sono andate bene le banche, sia sull’onda dell’andamento dei titoli di stato in risalita, sia sulle indiscrezioni sugli stress test, positivi per tutti i principali istituti italiani. Fca ha guadagnato il 4,1%, festeggiando ancora i numeri sulle immatricolazioni americane, migliorate a ottobre del 16%. Della galassia Agnelli le Ferrari hanno perso l’1% mentre le Cnh sono salite del 2,77%, nell’attesa delle trimestrali in calendario la prossima settimana. Moncler (+5,12%) è stata la migliore del Ftse Mib, mentre hanno sofferto ancora i titoli oil, con Saipem giù dell’1,4% ed Eni dello 0,4%. Sul fronte dei cambi, l’euro è tornato sotto la soglia di 1,14 dollari, dopo aver stazionato per gran parte della giornata sopra tale livello. L’ipotesi di un intervento della Fed sul costo del denaro dopo il dato sulle retribuzioni medie orarie ha di nuovo messo le ali al biglietto verde. La valuta europea è scambiata a 1,1399 dollari (da 1,1393 alla chiusura di ieri e dal picco di 1,1456 toccato oggi). La moneta unica vale inoltre 128,84 yen (128,52 yen ieri), mentre il rapporto dollaro/yen è a 113,2. Continua la debacle del petrolio, in calo ormai da settimane: il wti, contratto con consegna a dicembre, cede lo 0,83% portandosi a 63,16 dollari al barile.

 

Questa voce è stata pubblicata in Finanza e contrassegnata con , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


+ nove = quindici

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>