Capital Group. L’azionario USA è troppo costoso?

Wall Street a New York

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Si sente spesso dire che l’azionario americano è troppo costoso. Tuttavia, se si va ad analizzare chi sta guidando i rendimenti del mercato azionario e l’S&P 500, si scopre che la performance statunitense è dovuta in larga parte a un numero ridotto di società. Sono infatti i giganti della tecnologia – che pesano per oltre il 25% sul mercato – ad aver registrato una crescita spettacolare di utili e quotazioni azionarie negli ultimi anni. Se si considerano solo le società di primo livello, il mercato azionario USA apparirà sicuramente costoso. Se invece si escludono tali società e ci si concentra sul resto del mercato, è possibile individuare diverse opportunità interessanti. Ci sono settori che hanno performato al di sotto della media, diversamente dai tecnologici. Sono presenti opportunità interessanti nel settore dell’healthcare, ad esempio, dato che alcune aree sono spesso ignorate a causa del mercato così concentrato sulla crescita dei giganti della tecnologia e sugli innovatori. Detto questo, l’approccio di Capital Group è di tipo bottom up e basato sulla ricerca fondamentale, e mira a individuare le singole opportunità. All’interno del settore tecnologico esistono società che stanno ancora crescendo e continuano ad essere un investimento valido.

Un altro driver della performance dell’azionario USA e della crescita del settore tecnologico è stata la riforma fiscale di Trump. Consideriamo come ogni società sia in grado di trarre vantaggio da queste politiche. Cerchiamo di non prevedere troppo quali manovre saranno implementate, ma ciò che è certo in termini di utili societari negli USA è che la riforma fiscale è stata un fattore di supporto. Per quanto riguarda l’anno prossimo ci aspettiamo che gli utili continuino a crescere, ma con tutta probabilità a un ritmo più contenuto, dato che gli effetti positivi della riforma fiscale non saranno più presenti.

Se si guarda ai cambiamenti che hanno interessato il mercato azionario USA negli ultimi vent’anni si evidenzia un passaggio di testimone tra le società leader. In passato al vertice si trovavano realtà industriali, delle materie prime e dei beni di consumo, mentre oggi questo ruolo è stato assunto dai giganti del settore tecnologico come Alphabet, Facebook e Amazon (quest’ultima è tecnicamente ancora inserita nel settore dei beni di consumo, ma di fatto è una società tecnologica). Tutte queste società sono caratterizzate da elevati livelli di innovazione, sono leader del settore e continuano a crescere. Nonostante qualcuno potrebbe pensare che oggi le valutazioni appaiono elevate, noi guardiamo al lungo termine. Guardiamo alle prospettive di sostenibilità e di qualità della crescita degli utili e, in alcuni casi, crediamo che le valutazioni siano giustificate

Julie Dickson, Specialista degli investimenti di Capital Group

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