Milano, 22 ottobre – Non regge il rimbalzo di Piazza Affari dopo che Moody’s, nonostante il taglio del rating a Baa3, ha mantenuto l’outlook italiano stabile con lo spread che archivia la seduta sopra quota 300, per la precisione a 303 punti. A Milano, l’Ftse Mib chiude debole (-0,6% sotto quota 19mila, minimi da marzo 2017) come le altre piazze continentali mentre Wall Street viaggia sotto la parità. In giornata, il Governo italiano ha risposto alla Commissione Ue tenendo ferma la propria posizione sulla manovra che ha come target un deficit/pil al 2,4%. In Borsa arretrano in particolare i titoli del comparto bancario, con Bper (-3,6%), Banco Bpm (-3,1%) e Banca Generali (-2,5%) nel giorno in cui ha annunciato un’offerta vincolante per il 100% di Nextam Partners. Giù anche i petroliferi – il Wti cede lo 0,5% a 68,96 dollari al barile – con Saipem (-2,2%) che domani approverà i conti dei nove mesi. Brillano invece le utility, guidate da Italgas (+1,6%), ma soprattutto Fca (+3%) dopo la cessione di Magneti Marelli a Kkr per oltre 6 miliardi di euro e Salvatore Ferragamo, che strappa del 7,4% dopo la scomparsa del presidente onorario Wanda Ferragamo che ha riacceso le speculazioni su una possibile cessione della società. Sul mercato valutario, l’euro/dollaro si indebolisce e, dopo essere arrivato a sfiorare 1,155, archivia la seduta a 1,146 (da 1,1492 di venerdì sera); l’euro/yen scende a 129,3 mentre il dollaro/yen vale 112,8.