Borsa. Milano (-1,3%) la peggiore in Europa. Nuovi dubbi sulla manovra e lo spread torna ad ampliarsi (309 punti)

Piazza Affari

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Milano, 17 ottobre – Chiusura debole per le Borse europee, con Milano che ancora una volta ha accusato la performance peggiore del Vecchio Continente, mentre si addensano nubi sulla manovra economica varata dal Governo italiano. Il commissario al Bilancio Ue, Guenther Oettinger, all’indomani della presa di posizione di Juncker, ha preannunciato che è molto probabile una richiesta di correzione della legge di bilancio. E’ inoltre scattato il conto alla rovescia per i giudizi di S&P e Moody’s sul debito pubblico italiano, che arriveranno entro fine mese. Il Ftse Mib ha perso l’1,33%, mentre lo spread è risalito a 309 punti, nuovo record dal 2013 sui valori di chiusura. Sono andate male anche le altre piazze europee, a dispetto del tentativo di recupero registrato in mattinata, sulla scia della chiusura in forte rialzo registrata ieri da Wall Street. Quest’oggi, però, le tensioni internazionali hanno di nuovo incoraggiato le vendite anche sul mercato Usa. A Piazza Affari giù i titoli ciclici, con la galassia Agnelli particolarmente colpita dalle vendite: Cnh in ribasso del 4,1%, Exor del 3,6% e Fca del 4,2%. Quest’ultima nel giorno della diffusione dei dati sulle immatricolazioni europee di settembre, scivolate per la casa auto del 31,4%. Sono inoltre andate male le Pirelli (-3,2%) e le Prysmian (-2,75%), mentre è andata in controtendenza St (+0,8%), sulla scia dei titoli tech. Anche le banche hanno cercato di difendere le posizioni. Sul fronte dei cambi, l’euro si è indebolito nei confronti del biglietto verde: vale 1,1538 dollari (da 1,1590 ieri in chiusura), mentre l’euro/yen è a 129,35. Dollaro/yen a 112,11. Va giù il petrolio, sul contraccolpo dei dati sulle scorte americane, salite più delle attese e per la quarta settimana di fila. Il wti, contratto con consegna a dicembre, crolla del 2,72% a 68,7 dollari al barile.

 

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