Fed. Powell: rialzi “graduali” dei tassi per bilanciare i rischi. L’economia americana gode di ottima salute

Jerome Powell, governatore della Fed

Jerome Powell, governatore della Fed

New York, 2 ottobre L’outlook economico degli Stati Uniti è “incredibilmente positivo”. Lo ha detto Jerome Powell, governatore della Federal Reserve, in un discorso pronunciato al 60esimo incontro annuale della National Association for Business Economics a Boston, nel Massachusetts. In esso il successore di Janet Yellen ha citato le stime mediane dei membri del Federal Open Market Committee, del Survey of Professional Forecasters e del Congressional Budget Office, secondo cui il tasso di disoccupazione resterà sotto il 4% fino alla fine del 2020 con l’inflazione che rimarrà “molto vicina” al 2% nello stesso periodo. La normalizzazione “graduale” della politica monetaria della Federal Reserve è pensata per “bilanciare i rischi inevitabili” e dunque per “estendere l’attuale espansione economica e allo stesso tempo mantenere la massima occupazione e l’inflazione bassa e stabile” ha aggiunto Powell, spiegando che alzare i tassi troppo in fretta “potrebbe inutilmente accorciare l’espansione” economica e che alzarli troppo lentamente “rischia di aumentare l’inflazione” e le aspettative ad essa associate. Si tratta di quanto spiegato mercoledì scorso alla fine della riunione in cui la Fed ha annunciato il terzo rialzo dei tassi del 2018, di 25 punti base al 2-2,25%. La prossima stretta è attesa a dicembre, una tradizione iniziata nel dodicesimo mese del 2015. Allora, sotto la guida di Janet Yellen, ci fu la prima stretta dal giugno 2006. I tassi furono alzati di un quarto di punto percentuale dal minimo storico a cui furono portati da Ben Bernanke nel dicembre 2008 pari a 0-0,25%. Powell non vede segni di instabilità finanziaria. Durante l’evento, il successore di Janet Yellen ha spiegato che la curva dei rendimenti è una delle cose monitorate dalla banca centrale Usa (se quelli dei titoli a breve scadenza superano quelli dei titoli a lunga scadenza aumentano i timori di recessione). Powell ha anche detto che la riduzione del bilancio della Fed – gonfiato a 4.500 miliardi di dollari negli anni della crisi da tre round di programmi di acquisto di bond ipotecari e Treasury – “sta andando bene” e che per ora non c’è alcuna intenzione di cambiarne il ritmo rispetto a quello deciso da Janet Yellen quando, nell’ottobre 2017, iniziò quella riduzione.

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