Borsa. Jerusalmi “Se le turbolenze dei mercati dovessero peggiorare, sarebbe un problema: invito il Governo ad essere cauto”

Raffaele Jerusalmi, AD di Borsa Italiana

Raffaele Jerusalmi, AD di Borsa Italiana

‘Credo che la volatilità rimarrà fino a quando non ci saranno maggiori chiarimenti e ovviamente gli investitori si sentiranno un po’ più rassicurati’. Cosi’ l’a.d. di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, commenta la reazione dei mercati alla presentazione della Nota di aggiornamento al Def approvata dal Governo. ‘Credo che non aiuti un certo tipo di narrativa che il governo tende a fare quando dice “a noi lo spread non interessa” – ha aggiunto a margine della prima Annual Conference di Elite – Queste cose non sono costruttive e non aiutano’ e lo spread ‘è un problema di tutti noi perché se costa di più il debito siamo noi che poi dobbiamo ripagarlo. Bisognerebbe essere più cauti in queste affermazioni, dopodiché, spiegando le cose, se ci sono dei contenuti nella manovra che giustificano un leggero sforamento di quelli che sono i parametri perché si fanno iniziative che vanno verso una maggiore crescita penso che il mercato lo potrebbe capire’. ‘Per adesso fortunatamente quello che vediamo è che gli investitori cominciano ad essere più sofisticati e quindi meno soggetti alle turbolenze nel breve periodo però certo, se la situazione dovesse deteriorarsi maggiormente potrebbe diventare un problema anche per noi’. Così l’a.d. di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, in merito al possibile impatto della volatilià dei mercati seguita alla presentazione del Def sull’andamento delle quotazioni a Piazza Affari. Per quanto riguarda il 2018, in ogni caso, ha concluso Jerusalmi, ‘la nostra idea è sempre quella di puntare alle 50 ammissioni e 40 quotazioni’.

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