Milano, 3 luglio – Rientra la crisi politica in Germania e le Borse europee mettono a segno un recupero dopo il brutto inizio di settimana. Con le tlc e le utility a guidare i rialzi e i petroliferi accesi dalla fiammata del greggio Wti sopra 75 dollari al barile (poi rientrato in area 73), i listini azionari del Vecchio Continente hanno chiuso le contrattazioni in chiaro rialzo. Piazza Affari è stata la migliore guadagnando l’1,57% trainata dai rimbalzi di Prysmian (+3,8% le azioni e +12% i diritti nel secondo giorno dell’aumento di capitale da 500 milioni) e di Tim (+3,3% dai minimi degli ultimi cinque anni grazie all’effetto indiretto dell’operazione Ck Hutchinson su Wind). Bene il settore del credito: +3% Unicredit. Brillante Leonardo (+2,7%) dopo la commessa della Difesa Uk per i sistemi di test e simulazioni per varie tipologie di velivoli militari. Ancora pesante il bilancio di Recordati (-4%) più vicina al prezzo dell’opa che verrà lanciata da Cvc. Terzo giorno consecutivo di netta correzione per Mediaset (-2,6%): influisce ancora il pessimismo degli analisti di Morgan Stanley sul futuro della tv generalista condiviso dal vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio in alcune dichiarazioni. Piatta Fca (-0,02%) dopo le deludenti immatricolazioni di giugno in Italia e il +8% delle vendite Usa nello stesso mese. Spicca il +3,2% di Juventus visti gli insistenti rumors sull’acquisto da parte del club bianconero dell’asso portoghese Cristiano Ronaldo. L’euro-dollaro si apprezza leggermente a 1,1657. Giù dell’1,4% a 72,9 dollari al barile il Wti agosto e dello 0,4% Brent a 77 dollari al barile: i prezzi restano in tensione sui timori sull’offerta, soprattutto per le questioni Libia e Iran, ma la disponibilità saudita ad aumentare la produzione ha fatto invertire la rotta nel pomeriggio.