Def: Tria, avanti con calo debito. Consolidamento bilancio è condizione per fiducia mercati

Giovanni Tria, ministro dell'Economia e delle Finanze

Giovanni Tria, ministro dell’Economia e delle Finanze

Il quadro macroeconomico tendenziale del Def prevede un deficit allo 0,8% del Pil nel 2019 e il pareggio di bilancio nel 2020, con il debito che “inizierebbe un chiaro percorso discendente. E’ un’evoluzione che è bene non mettere a repentaglio”, perché “il consolidamento bilancio è condizione necessaria per mantenere la fiducia dei mercati finanziari, imprescindibile per tutelare i risparmi italiani e ottenere una crescita stabile”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, invitando a “mantenere il percorso di riduzione del debito”. “Lo scenario tendenziale del rapporto deficit-Pil sarà oggetto di seria riflessione in sede di predisposizione del quadro programmatico” in stretta collaborazione con l’Unione europea. “Nel rispetto degli impegni europei e della normativa italiana si individuerà il percorso più adatto”, avendo d’occhio, ha spiegato, l’andamento del debito.
Nel quadro programmatico saranno indicate a settembre le “opportune coperture” per le misure di politica economica che si vorranno portare avanti. “Ogni proposta di riforma sarà articolata in considerazione degli effetti sulla crescita e sulla dinamica delle finanze pubbliche”, ha assicurato il ministro.

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