Borsa. Milano chiude male (-1%) dopo Conte, le banche tornano nel mirino

Milano, piazza affari5 giugno – Giornata nervosa per Piazza Affari, segnata dall’esordio del premier Giuseppe Conte al Senato. La Borsa milanese, dopo una mattinata in altalena, alla fine ha allargato le perdite e chiuso la seduta con un rosso dell’1,18% sotto i 21.800 punti, con lo spread che ha chiuso in netto rialzo a 239 punti. Una performance, quella di Milano, che l’ha resa la peggiore in Europa. Gli indici sono scivolati in territorio negativo proprio in concomitanza con l’inizio del discorso programmatico di Conte a Palazzo Madama, dove il neo premier ha espresso la volontà di agire con forza per adeguare la governance europea, chiedendo di riaprire il dialogo con la Russia e fermare le sanzioni. Parole che hanno lasciato perplessi gli analisti di Borsa rispetto alla futura azione di governo e che, forse, ha lasciato delusi chi si aspettava un’agenda più stringente e concreta. A pagarne maggiormente il prezzo, spingendo giù il Ftse Mib, sono stati i big bancari, tutti in negativo, da Intesa (-3,83%) a UniCredit (-3,56%), passando per Bper (-3,4%) e Ubi (-3,21%). Le vendite sono state in scia con il report di Jp Morgan di lunedì che esprimeva cautela sul settore a causa dell’allargamento degli spread tra i titoli di Stato. Male anche Azimut (-4,09%). In controtendenza a Milano c’è stata StMicroelectronics, che ha terminato la seduta con un rialzo del 4,34%, in testa alla classifica dei titoli migliori. Ma è stato tutto il settore tech che ha guadagnato in Europa grazie ai nuovi record del Nasdaq sull’altra sponda dell’Atlantico, mentre Wall Street, su cui pesano le tensioni commerciali, non ha aiutato i listini europei. Sul mercato dei cambi, l’euro resta sotto quota 1,17 dollari ed è indicato a 1,1678 (1,1689 ieri in chiusura). La moneta unica vale verso la fine della seduta 128,12 yen (128,17), mentre il rapporto dollaro/yen è a 109,71 (109,65). Sono tornati a scendere anche i prezzi del petrolio, dopo i ribassi di inizio settimana: il future luglio sul Wti cede lo 0,17% a 64,66 dollari al barile, mentre la consegna relativa ad agosto sul Brent si attesta a 74,24 dollari (-1,39%).

 

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