Bce. Draghi conferma linea su QE, occorre “pazienza, costanza e prudenza”. E Constancio: “Occorre rafforzare l’Unione bancaria”

Il Presidente della Bce, Mario Draghi

Il Presidente della Bce, Mario Draghi

Milano, 09 aprile – “Pazienza, costanza e prudenza”. Il presidente della Bce Mario Draghi conferma la linea di politica monetaria sul ‘quantative easing’ (Qe) e non cambia per il momento indicazioni ai mercati e ai governi della zona euro sulle ‘policy’ future della banca centrale europea. E’ il messaggio dell’”editoriale” pubblicato nel rapporto sull’attività della Bce nel 2017, presentato oggi pomeriggio all’Europarlamento nel corso di una audizione del vicepresidente Vitor Constancio alla commissione problemi economici. “Ci attendiamo che nel 2018 l’espansione economica prosegua a un ritmo vigoroso e, pur restando fiduciosi che l’inflazione converga verso il nostro obiettivo nel medio termine, permangono ancora incertezze riguardo al margine di capacità inutilizzata nell’economia”, dice Draghi. Aggiungendo che “occorre proseguire con pazienza, costanza e prudenza nella conduzione della politica monetaria al fine di assicurare il ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo prefissato”.

“Le banche dell’area dell’euro hanno accelerato la riduzione dei crediti deteriorati, diminuiti dall’8 per cento dei crediti totali nel 2014 al 5,2 per cento nel terzo trimestre del 2017, un calo di 119 miliardi di euro soltanto nei primi tre trimestri del 2017, con una crescente quota di dismissioni derivante dalla cessione di crediti sui mercati secondari. Tuttavia, resta la necessità  di ulteriori sforzi per ridurre le consistenze elevate di Npl”.  “E’ essenziale che si compiano ulteriori progressi verso l’unione bancaria e dei mercati dei capitali” ha aggiunto il vicepresidente uscente della Bce Vitor Constancio, presentando il rapporto annuale 2017 della Banca centrale alla commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento Europeo. “Una delle lezioni principali che abbiamo imparato dalla crisi – ha detto Constancio – è stata che le misure di politica monetaria della Bce e le politiche necessarie per affrontare le sfide nel settore finanziario erano complementari. Mercati finanziari e bancari più efficienti e stabili contribuiranno a migliorare ulteriormente l’efficienza dei canali di trasmissione della politica monetaria – ha detto Constancio – supportando di conseguenza le politiche della Bce nei prossimi anni”. E’ pertanto essenziale, ha detto, che si compiano ulteriori progressi verso l’Unione bancaria e dei mercati dei capitali. “Per raggiungere questo obiettivo – ha concluso – ho fiducia che la forte relazione che esiste fra Parlamento Europeo e Bce, e di cui posso dare testimonianza nei miei otto anni di esperienza, continuerà a svolgere un ruolo positivo”. Nel corso di questi anni è stato ridotto il livello del rischio e sono state introdotte importanti modifiche normative per rafforzare la base di capitale delle banche e questo dovrebbe ora aprire la porta a negoziati su uno schema europeo di assicurazione dei depositi”. “In prospettiva – ha sottolineato – un’Unione bancaria a pieno titolo dovrebbe essere la nostra priorità principale per migliorare la stabilità e aumentare la solidità del sistema. E qui il Parlamento europeo ha un ruolo cruciale qui. E’ stata ottenuta una significativa riduzione del rischio, i coefficienti patrimoniali bancari si attestano ora su livelli soddisfacenti, il Mrel (Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities) è in fase di attuazione, il bail-in come previsto nella Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) deve avvenire prima che si possa pensare a un qualsiasi eventuale intervento dell’Esm, ed è calato il debito del settore privato e con esso la leva finanziaria. Ciò a nostro avviso, dovrebbe sbloccare i negoziati su un sistema europeo di assicurazione dei depositi”. Come parte di questi negoziati, ha aggiunto Constancio, è possibile prevedere un’ulteriore riduzione del rischio qualitativo in tre aree. In primo luogo, armonizzando e migliorando i quadri legislativi in materia di insolvenza. In secondo luogo, effettuando regolari revisioni dei progressi verso la riduzione dei crediti deteriorati. In terzo luogo, eliminando le opzioni e le discrezionalità ingiustificate a livello nazionale, come richiesto dalla Bce sin dalla nascita della vigilanza bancaria europea. “Ritengo anche – ha concluso Constancio – che vi siano ora le condizioni per trovare un accordo sul considerare l’Esm come il backstop per fornire solvibilità e liquidità al Fondo di risoluzione unico. Dovrebbe essere reso operativo quanto prima al fine di aumentare la credibilità generale del quadro di risoluzione”.

 

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