Borsa. Listini europei appesantiti. Milano cade (-1,64%), con Leonardo e Fca

Piazza Affari

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Milano, 5 febbraio – Prosegue la correzione dei listini azionari dettata da Wall Street e dalle ipotesi di una Federal Reserve più “aggressiva” per frenare un’accelerazione inaspettata dell’inflazione. Seguendo la settimana nera dei listini Usa (-4% il Dow Jones) e la caduta di Tokyo (-2,5%), le Borse europee hanno inaugurato l’ottava con vendite generalizzate tra i vari settori (industria, tlc, servizi finanziari e costruzioni i più colpiti) e tra i vari mercati. Piazza Affari ha terminato le contrattazioni con un calo dell’1,64% nel Ftse Mib che porta al 4,5% la correzione avvenuta dal picco dell’anno, toccato lo scorso 22 gennaio. Perdite vicino all’1,5% per Madrid e Parigi, inferiore lo storno di Francoforte (-0,8%) che in dieci giorni ha corretto di oltre il 6%. Non è bastato il ridimensionamento delle perdite di Wall Street, dopo il -1% iniziale, e la vivacità dei tecnologici a far recuperare terreno ai listini nel pomeriggio. Pesanti a Piazza Affari Leonardo (-4,5%) piegata da nuovi report di Barclays e Ubs post piano industriale: dalla presentazione del piano al 2022 il titolo è arretrato del 18% circa. Male Fiat Chrysler (-3,6%) sul timore di una transazione a cifre importanti per chiudere il caso dieselgate negli Stati Uniti. Poco è servita una promozione di S&P arrivata sul finale di seduta a mercati ancora aperti. Euro/dollaro a 1,2417 (da 1,244). Petrolio in calo di mezzo punto percentuale: -0,45% Wti aprile a 64,18 dollari al barile.

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