Borsa. Milano termina sui massimi a +1,1%, Fca sugli scudi (+6%)

Piazza Affari

Piazza Affari

Milano, 5 gennaio – Chiusura in rialzo per le Borse europee, incoraggiate dai nuovi massimi di Wall Street. L’economia americana marcia a pieno ritmo, al punto che nel 2017 sono stati oltre due milioni i posti di lavoro per il settimo anno consecutivo. Anche se i numeri del mercato del lavoro di dicembre sono stati risultati inferiori alle attese, con la creazione di 148mila posti, i salari medi orari sono lievitati di più delle previsioni. Sullo sfondo rimane il nodo sulle mosse della Federal Reserve che, mettendo in conto i dati macro e gli effetti della riforma fiscale del presidente Donald Trump, potrebbe innalzare il costo del denaro più rapidamente del previsto nel 2018. Anche il presidente della Fed di Philadelphia, Patrick Harker, ha dichiarato che due rialzi ‘saranno appropriati’, anziché tre, come la maggior parte degli osservatori mettevano in conto fino alle scorse settimane. Sul finale Milano ha terminato le contrattazioni sui massimi, in progresso dell’1,11%. Lo spread si è schiacciato a 155 punti. A Piazza Affari ancora una volta si sono infiammate le azioni di Fca (+6,3%), tra giudizi positivi e ipotesi speculative. Quest’oggi gli esperti di Jp Morgan hanno alzato il target di prezzo sui titoli a 21 euro. Della galassia Agnelli hanno corso anche le Exor (+3,25%) e le Ferrari (+0,92%). Anche Cnh ha registrato un +0,6%. Le prospettive in crescita per il settore auto hanno messo le ali anche a Pirelli (+2,45%), che fra l’altro da ieri beneficia del consolidamento negli Stati Uniti delle attività di Sumitomo e Michelin. Le banche, dopo una partenza positiva, hanno chiuso contrastate, con Banco Bpm in calo dello 0,9% e Ubi in progresso dello 0,79%. Sono andate ancora bene le Eni (+1,26%), mentre hanno battuto la fiacca le Saipem (-0,36%). Fuori dal paniere principale, Astaldi (+3,7%) è stata premiata dopo l’annuncio delle nuove commesse tra le quali la realizzazione del Nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano. Clabo è volata del 14,5%. Sul fronte dei cambi, l’euro si mantiene stabile al di sopra della soglia di 1,20 rispetto al biglietto verde, anche se ha perso quota rispetto ai massimi di giornata: passa di mano a 1,2037 dollari (1,2070 dollari ieri in chiusura). La moneta unica vale inoltre 136,27 yen (136,15 yen), mentre il dollaro/yen si attesta a 113,19 (112,78). Va giù il prezzo del greggio dopo la corsa degli ultimi giorni che ha portato le quotazioni dell’oro nero ai massimi dal maggio 2015: il wti, contratto con consegna a febbraio, è scambiato a 61,2 dollari al barile, in ribasso dello 0,34%.

Questa voce è stata pubblicata in Finanza e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


+ uno = cinque

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>