Borsa. Il rafforzamento dell’euro sul dollaro fanno indietreggiare i listini. Milano archivia la seduta in negativo (-0,74%)

Piazza Affari

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Le vendite sul dollaro – attribuite dagli operatori ai realizzi dopo l’approvazione al Senato statunitense della riforma fiscale e da altri trader alle parole del consigliere Cohn sul possibile slittamento a gennaio della firma del provvedimento da parte del presidente americano Donald Trump  – hanno riportato il cambio euro/dollaro ai valori di tre settimane fa fino a 1,19 (1,1881 in chiusura da 1,1840) e fatto scivolare le Borse europee mentre Wall Street ha perso slancio. Francoforte è stata la più penalizzata in Europa con un -1,1% Dax30 mentre Milano ha chiuso ai minimi di giornata in calo dello 0,74% nel Ftse Mib. Le vendite a Piazza Affari hanno colpito alcuni bancari come Unicredit (-2,3%) e Banco Bpm (-1,5%) e i titoli di società esposte verso la moneta statunitense (-2% Leonardo, -1,7% Buzzi, -1,5% St). Bene Mediaset (+1,3%) grazie all’avanzamento delle trattative con Telecom sulla vendita dei contenuti tv. Bene anche Tenaris (+1,2%) spinta dalle raccomandazioni di Barclays e da un petrolio tornato a salire (Wti a 57,85 dollari al barile, Brent a 64,3) dopo il calo delle scorte statunitensi.

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