La Borsa di Wall Street a New York
E’ ancora troppo presto per giudicare l’atteggiamento di Wall Street nei confronti del Bitcoin, anche se il sentiment dominante sembra di estrema cautela. Ieri, i nuovi contratti sul CBOE hanno visto scambiare oltre 400 monete portando il valore a circa 7,3 milioni di dollari, lo 0,062% dell’ammontare totale scambiato sulle maggiori piazze del mondo. Le azioni negli Stati Uniti hanno guadagnato ulteriormente terreno avvicinandosi ai massimi storici di tutti i tempi, alimentate dai progressi dei titoli tecnologici e del settore energetico. Sul fronte petrolio ieri un guasto ha interessato il principale gasdotto inglese situato nel Mare del Nord. Una maggiore domanda rispetto una minore offerta minore ha fatto si che i prezzi salissero. Prezzi in costante aumento grazie anche agli sforzi dell’OPEC di ridurre l’eccesso globale. Incerta invece la reazione dei produttori americani. I mercati asiatici non hanno seguito l’andamento del mercato americano come dimostra l’indice China 50 in discesa dell’1,8%. Sul fronte europeo la situazione in apertura è stata alquanto piatta.
Lato valutario dollaro, yen e euro - percepiti come porti sicuri – hanno registrato una leggera flessione rispetto alle valute considerate più rischiose.
Un importante indicatore da tener monitorato sarà l’oro – per migliaia di anni considerato come bene di valore e bene rifugio dagli investitori - per valutarne il sentiment legato al rischio.
Mati Greenspan, senior analyst di eToro
