M&G Investments. La Cina non diventerà un posto molto diverso il giorno dopo il Congresso. E neanche i suoi mercati azionari e obbligazionari. Analisi di Jeik Sohn

Jeik Sohn, Investment Director di M&G Investments

Jeik Sohn, Investment Director di M&G Investments

Uno degli eventi di politica cinese più attesi dell’anno, il 19° Congresso Nazionale del Partito Comunista, si svolge oggi. Il Congresso nominerà i nuovi membri della leadership e riaffermerà gli obiettivi chiave del Paese per i prossimi cinque anni. Se saranno seguite le abituali tradizioni sull’età del ritiro dalla vita politica, cinque dei sette membri della più alta dirigenza, il Comitato Permanente, e quasi la metà del Politburo si ritireranno dal mese prossimo. Questo offre l’opportunità di un cambiamento importante nella leadership. Quindi i cambiamenti sono in atto. Ma cosa rimarrà invariato?  Xi Jinping ricopre tre dei quattro ruoli principali di leadership in Cina, ovvero: Presidente del Governo, Segretario generale del Partito Comunista e Presidente del comitato militare. Ci si aspetta che mantenga questi ruoli.   Il premier Li Keqiang è stato nominato dal presidente Xi ed è il capo del Consiglio di Stato, l’organo legislativo; anche lui con ogni probabilità rimarrà al suo posto. Xi Jinping presenterà il “Report politico”, che fisserà le principali priorità politiche per i prossimi cinque anni. E’ improbabile che questo report sia particolarmente sorprendente e possiamo aspettarci che le politiche attuali continuino. L’opinione comune è che dovremmo aspettarci: un ulteriore riconoscimento del fatto che la crescita cinese sta rallentando; una riforma delle imprese di stato dal lato dell’offerta; una costante attenzione alla stabilità del settore finanziario e a obiettivi di carattere sociale. La Cina sta cercando di riequilibrare con gradualità i suoi obiettivi, talvolta contrastanti, di ridurre l’indebitamento economico e il rischio finanziario sistemico, aprendosi gradualmente ai mercati finanziari e sostenendo una crescita di qualità. La strada per riequilibrare la sua economia è stata accidentata e graduale, ma finora è stato evitato il cosiddetto hard landing.

Quali sono le implicazioni per il Renminbi? Un Renminbi più forte potrebbe non durare a lungo.  La forza del Renminbi di quest’anno è stata una sorpresa per molti investitori, con una performance superiore alle attese, il dollaro debole e i controlli sui capitali hanno aiutato la valuta cinese, così come ha contribuito la modifica tecnica al modo di fissare il cambio Dollaro USA/Yuan. Questa tendenza all’apprezzamento dovrebbe invertirsi nel medio termine con l’indebolimento della valuta, dato il graduale rallentamento dell’economia cinese. Nel lungo periodo, con l’apertura dei mercati finanziari, gli investitori cinesi potrebbero diversificare su asset internazionali, dato che attualmente sono fortemente concentrati sul mercato interno, aggiungendo così ulteriore pressione sul RMB. Quali sono le implicazioni per il mercato obbligazionario cinese? Rimane costoso.Nonostante i rendimenti dei titoli di Stato cinesi siano aumentati di quasi l’1% lungo la curva da quando la Cina ha inasprito i controlli finanziari nel 2016, rimangono comunque cari. Questa prudente manovra mirava a ridurre il rischio di finanziamento wholesale delle banche regionali e ad indebolire il carry trade legato all’emissione di prodotti di wealth management. Sebbene i rendimenti siano ora più interessanti, pari al 3,6% per la scadenza a 10 anni, si tratta comunque di uno segmenti più costosi all’interno dei mercati emergenti. Un indice diversificato del debito dei mercati emergenti rende il 5,1%, quindi non si registra molto valore nei titoli sovrani cinesi. Le obbligazioni cinesi offshore investment grade hanno visto i propri spread restringersi di 130 punti base in linea con il resto del mercato del credito globale, grazie un miglioramento della situazione macroeconomica; tuttavia, considerando che lo spread sui bond investment grade statunitensi si attesta a 120 punti base, il valore relativo del credito cinese non è così interessante. Anche in questo caso, gli investitori non dovrebbero lasciarsi influenzare dalle decisioni dell’Assemblea nazionale del popolo per quanto riguarda le strategie a breve termine sulle obbligazioni cinesi; crediamo che dovrebbero guardare ad altre parti dell’universo dei mercati emergenti per trovare opportunità più interessanti.

Quali sono le implicazioni per il mercato azionario cinese? Rimane un doppio binario tra le azioni della old e della new economy. Non ci aspettiamo che il risultato dell’Assemblea nazionale del popolo sia molto sorprendente e quindi è quasi impossibile puntare ad un guadagno sulla base dei risultati.  Da un lato, le aziende di proprietà statale – SOE - State Owned Enterprises – ora in fase di riforma sono una delle principali cause del sovra indebitamento della Cina, ma sono a sconto. Anche se la riforma è assolutamente necessaria, ci vorranno anni prima che questo problema si risolva, quindi queste aziende di stato sono potenzialmente delle “trappole value”. Dall’altro, i grandi nomi della tecnologia stanno crescendo molto rapidamente, ma gran parte del sentiment positivo e delle speranze future è già prezzato nelle valutazioni.

Jeik Sohn, Investment Director di M&G Investments

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