Macro-Eco: il quadro d’insieme, le politiche macroeconomiche, i rischi politici e l’accelerazione del ciclo. L’ottimismo sulla crescita mondiale porterà alla normalizzazione monetaria, ma a passo di tartaruga. L’equilibrio fra crescita e tassi di interesse dovrebbe quini restare molto favorevoli ai mercati azionari. Valutazioni: i multipli di valutazione, i premi di rischio, le curve dei tassi, il valore relativo. Le valutazioni azionarie sono certamente elevate, ma non quanto suggerisce il P/E di Shiller dell’S&P 500. A livello mondiale, il P/E di Shiller è in effetti moderato. Valutazioni, crescita e tassi di interesse restano secondo noi ben equilibrati.
Dinamica dei mercati: il posizionamento degli investitori, le correlazioni e le decorrelazioni, l’analisi tecnica. La forza dell’euro oggi domina il dibattito sulle piazze azionarie europee, ma probabilmente non sarà così per molto. La correlazione fra l’euro e la performance relativa delle azioni dell’eurozona è infatti notoriamente instabile.
Micro: le tematiche aziendali, l’economia settoriale, l’analisi granulare. Calcoliamo la dinamica mediana dei risultati a livello di G7 e vediamo una crescita a due cifre. L’Europa ha leggermente deluso nel T2, ma un terzo delle società non pubblica i risultati trimestrali, il che complica la lettura.