L’ombra del referendum sui mercati. Articolo di Alessandro Allegri

Il ministro dell'Economia Gian Carlo Padoan

Il ministro dell’Economia Gian Carlo Padoan

L’imminente referendum di domenica sta destando molta attenzione da parte dei media non solo nazionali. L’incertezza italiana sembra essere il colpo di coda di una lunga scia di attualità politiche che stanno generando una fase di instabilità sui mercati. Sul piatto della bilancia abbiamo infatti ancora il tema Brexit che traccia attorno a sé un percorso lungo e molto complesso i cui potenziali effetti risultano ancora tutti da delinearsi. A cui si è aggiunto l’esito delle elezioni americane che, inaspettato dai più non ha portato con sé le paventate conseguenze negative ma semmai ha introdotto un aumento delle attese d’inflazione ed una decisa accelerazione del rialzo dei rendimenti obbligazionari unitamente ad un mercato azionario capace di sorprendere in positivo. I mercati stanno certamente affrontando una fase delicata e gli sviluppi derivanti dall’esito del referendum italiano possono procurare un ulteriore carico di incertezza in quanto non assumono solo una valenza politica, ma portano con sé anche il pericolo concreto di una crisi di governo e soprattutto il rischio di una battuta di arresto della fase di rafforzamento del settore bancario con conseguenze importanti non solo a livello domestico. Pensando ad una logica di investimento di lungo periodo, gli strumenti obbligazionari, tipica risorsa dell’investitore italiano, rimangono sotto pressione e, sebbene non si possano escludere parziali riequilibri nelle settimane entranti, il contesto resta decisamente difficile e poco profittevole per investimenti a carattere strategico. In questo scenario riteniamo che un portafoglio fortemente diversificato sia l’unica arma utilizzabile. Le azioni si candidano quindi come una macro-alternativa interessante al rischio rialzo-tassi, con le borse di Stati Uniti e Giappone favorite mentre l’area Euro presenta valutazioni decisamente attraenti, ma deve scontrarsi con le note problematiche di carattere politico e con il pressante spettro della disgregazione dopo le recenti derive populiste. Inoltre nella contingenza attuale il temporaneo mantenimento di un alto livello di liquidità aiuterebbe a ridurre le fluttuazioni del portafoglio da eventuali eccessi di volatilità e potrebbe essere sfruttato in un momento ad elevato sentiment negativo per effettuare acquisti in ottica speculativa, concentrandosi in particolare sulle tematiche più sensibili alla crisi come il settore finanziario ed i temi ciclici.

Alessandro Allegri (amministratore delegato di Ambrosetti Asset Management Sim)

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