Il Salone del Risparmio fa il pieno di visitatori

Nella seconda giornata del Salone del Risparmio che si svolge all'Università Bocconi di Milano si è registrata un'affluenza - record di 3mila persone.

Nella seconda giornata del Salone del Risparmio che si svolge all’Università Bocconi di Milano si è registrata un’affluenza – record di 3mila persone.

La seconda giornata del Salone del Risparmio, in programma all’Università Bocconi di Milano fino a domani, si apre nel segno della regolamentazione europea e, in particolare, degli Inducements.  “L’impianto normativo italiano è in linea con la Mifid 2 e non credo che assisteremo a grandi rivoluzioni, anche se un impatto sul settore lo registreremo”, così Fabio Galli, Direttore Generale di Assogestioni introducendo la conferenza plenaria che ha visto, tra gli altri, gli interventi di Christian Dargnat (Presidente di EFAMA), Salvatore Gnoni (Investment and Reporting Division di ESMA) e Guy Sears (Director – Risk, Compliance and Legal di IMA, l’associazione dell’industria del gestito del Regno Unito).

Al centro degli interventi il futuro rapporto tra produttori, distributori e clienti finali. Secondo Dargnat da qui al 2017 (anno di entrata in vigore della Mifid 2) “assisteremo a un cambiamento nell’attività dei distributori, ma dovremo evitare gli effetti negativi registrati in paesi come l’India, il Regno Unito e i Paesi Bassi dove il divieto agli inducements è stato già introdotto e ha inciso in maniera importante sullo sviluppo dell’industria”. Il presidente di EFAMA si è detto positivo sul futuro dell’industria, anche grazie al cambiamento di atteggiamento di Bruxelles nei confronti degli asset manager, ora considerati attori importanti per il finanziamento dell’Europa.  “La regolamentazione europea riconosce le differenze tra i diversi paesi – ha tranquillizzato Salvatore Gnonidell’ESMA - e quindi, anche su temi delicati come l’inducements e gli incentivi non monetari, prevede dei margini di manovra per adattare al meglio la normativa”. Secondo Gnoni il focus deve essere la qualità dei servizi offerti al cliente finale dal momento che, anche la Mifid 2, ha tra gli obiettivi “quello di voler rafforzare la fiducia degli investitori”.

A Guy Sears il compito di dare la prospettiva del mercato anglosassone: “l’approccio adottato dal Regno Unito per i fund manager - ha dichiarato il rappresentante dell’IMA -  prevede un sistema normativo volto a incrementare il livello di competizione tra i player basato esclusivamente sulla qualità dei prodotti offerti. Per questo” ha concluso Sears, “non è consentito nessuna forma di incentivo, a meno che non si preveda un miglioramento del servizio al cliente finale”. Positivo il bilancio della seconda giornata che registra, alle13, l’affluenza record di 3000 partecipanti.

 

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